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News


27/01/2020: 
Colombi sono davvero così pericolosi?

 Il piccione è davvero una "pantegana" con le ali?


Il colombo è risaputo sporca e imbratta, non solo i monumenti e i marciapiedi delle nostre città, ma intrufolandosi nelle soffitte per esempio, le deiezioni possono divenire nel tempo pesanti e pericolose per certi sottotetti. Nei numerosi sopralluoghi abbiamo trovato situazioni con strati di guano superiore a 20 cm per l'intera superficie della copertura. Un rischio per la struttura costituita da tavelle sottili sottostante o da volte di chiese vecchie di secoli. Per non parlare di odori forti per chi vive o lavora in zone infestate.

Le deiezioni poi corrodono lentamente le superfici marmoree, rovinando letteralmente monumenti e parapetti.

Il rischio sanitario è sicuramente il problema maggiore portato da questi volatili. Nidificando in gruppi anche numerosi all'interno di luoghi chiusi o riparati (soffitte, appartamenti abbandonati, terrazzini, cavedi ecc), le deiezioni prodotte con le carcasse di piccoli e adulti, gli artropodi come mosche, zecche, pulci e coleotteri che si sviluppano, sono tutti elementi che possono portare problemi patologici a uomo e animali.

Inoltre il colombo provoca danni su produzioni agricole (in particolare questi uccelli sottraggono parte dei mangimi presenti nelle stalle e possono portare patogeni) e su danni ecologici (dall'inquinamento genetico a popolazioni residue di colombo selvatico al trasporto di patogeni sulla fauna).

I sistemi indiretti per il controllo della popolazione di colombo sono quelli più efficaci. 
Essenzialmente si tratta di togliere l'alimentazione a questi animali e i siti di nidificazione o di posa.

Per quanto riguarda l'alimentazione: questi uccelli sostanzialmente dei granivori allargano la propria dieta con i rifiuti presenti nelle città; per cui sarebbe opportuno tenere gli ambienti puliti e gli alimenti non raggiungibili (magari dotando la stalla di reti o di altri sistemi di dissuasione).

I siti di nidificazione possono essere piccoli spazi orizzontali o poco pendenti da 20 x 20 cm presenti sia nelle abitazioni che nelle putrelle dei capannoni, ad aree più vaste come sottotetti e superfici piane estese coperte dalle intemperie.
Anche qui è necessario evitare la posa e sicuramente la possibilità che i piccioni nidifichino. Per esperienza da un iniziale piccolo nucleo di questi animali, dopo qualche anno, la popolazione può crescere numerosa.
Anche la protezione offerta dai pannelli fotovoltaici di capannoni, centri commerciali e abitazioni possono essere dei luoghi adatti alla nidificazione del colombo.
Dissuasori fisici come reti, lamiere per chiudere questi vani dovrebbero essere usati sempre, mentre sistemi antiposa come il Pigeon Free System o aghi dissuasori o la bassa tensione elettrica potrebbero essere validi aiuti per ridurre la presenza di questi animali.

Sicuramente il piccione non è una pantegana con le ali, dopotutto per fortuna non rode, ma è un problema essenzialmente sotto il profilo igienico sanitario che non bisogna sottovalutare.